venerdì 16 settembre 2016
PENSIERI SELVATICI
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VANESSA VISCOGLIOSI
13:21:00
È vero. Tiri fuori energie che non sapevi di possedere nonostante le notti in allerta e i sogni troppo corti. È vero. La tua vita cambia, quella sopra i fianchi e quella sotto gli occhi. Prima sei casa che accoglie, che avvolge, che nutre, che protegge. Poi diventi abbraccio, sponda, attracco rassicurante. È vero. C'è un prima e un dopo, una nuova io e un nuovo noi. E sì, il ventre si svuota, ma tu continui a custodirla anche fuori di te: mentre mangia, mentre dorme, mentre gioca, mentre scopre quel mondo che tu abiti da un po' e che a volte non ti piace. Anzi, spesso non ti piace. È vero. Cerchi di tenere a bada tutti i mostri, i tuoi e pure quelli degli altri. I tuoi occhi non vogliono guardare, le tue orecchie non vogliono ascoltare, il tuo cuore non vuole soffrire. Nove mesi, quaranta settimane, milleduecento giorni di distanza dall'orrore e dal dolore perché non vuoi essere mezzo, semmai complice della sua innocenza. È vero. Non potrai proteggerla per sempre, ma per sempre vorrai essere per lei casa che accoglie, che avvolge, che nutre.
mercoledì 14 settembre 2016
PENNA AI FORNELLI
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Salame dolce
VANESSA VISCOGLIOSI
11:51:00
L'ho sempre divorato con piacere. Il salame di cioccolato, noto anche come salame turco o vichingo, piace proprio a tutti. A grandi, piccini e pure a Nonna Papera che negli anni Settanta lo inserì nel suo manuale di ricette per bambini. Potevo non sperimentarne la ricetta vegana? Ovviamente l'ho fatto. Il primo test, ahimé, è stato un discreto flop: il mio salame è risultato troppo “cioccolatoso” e poco “biscottoso” (e la mia amica Giuliana ne sa qualcosa!). Così, ho ridotto il quantitativo di cacao e le mie manine sante, invece di accendere il minipimer, hanno direttamente frantumato i biscotti. È stato molto liberatorio, ma non quanto leccarsi le dita dopo aver amalgamato l'impasto. Sono sacrifici che la cucina impone e io, modestamente, non mi tiro mai indietro!
ingredienti
250 gr di biscotti vegetali
2 cucchiai di zucchero di canna
3 cucchiai di cacao amaro
3 cucchiai di mandorle tritate
½ bicchiere di bevanda alla soia
difficoltà
facile
ingredienti
250 gr di biscotti vegetali
2 cucchiai di zucchero di canna
3 cucchiai di cacao amaro
3 cucchiai di mandorle tritate
½ bicchiere di bevanda alla soia
difficoltà
facile
cottura
senza cottura
senza cottura
preparazione
15 minuti
Prendi una ciotola e rompi in maniera grossolana i biscotti. Aggiungi lo zucchero, il cacao, le mandorle e il latte di soia. Amalgama gli ingredienti e lavora l'impasto dandogli una forma abbozzata di rotolo. Riponilo su una pellicola e avvolgilo continuando a lavorarlo con le mani. Se non hai paura dell'effetto “cioccolatoso” puoi anche optare per la “panatura” finale nel cacao amaro. Metti infine il “salame” in frigo e gustalo il giorno dopo con un po' di marmellata.
15 minuti
Prendi una ciotola e rompi in maniera grossolana i biscotti. Aggiungi lo zucchero, il cacao, le mandorle e il latte di soia. Amalgama gli ingredienti e lavora l'impasto dandogli una forma abbozzata di rotolo. Riponilo su una pellicola e avvolgilo continuando a lavorarlo con le mani. Se non hai paura dell'effetto “cioccolatoso” puoi anche optare per la “panatura” finale nel cacao amaro. Metti infine il “salame” in frigo e gustalo il giorno dopo con un po' di marmellata.
lunedì 12 settembre 2016
INSALATA MISTA
La professoressa Gaetana Mazzeo, laureata presso la Facoltà di Agraria di Catania nel 1986, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Entomologia agraria nel 1993. Oggi è Professore Associato dell'Università degli Studi di Catana - Dipartimento di Agricoltura, alimentazione e ambiente. Ha tenuto numerosi insegnamenti, tra i quali "Apicoltura e produzioni apistiche" e "Tutela e ruolo funzionale della biodiversità animale". Attualmente è coinvolta in un progetto di ricerca (DATABEES), che studia la caratterizzazione morfometrica di Apis mellifera. Grazie al mio amico e suo collega Salvatore Bordonaro, ho potuto inoltrarle qualche domanda.
Le regine della biodiversità sono in pericolo. Può spiegarci perché l'impollinazione è così importante e quali sono esattamente le cause di questa moria? Quali sono le misure prese dall'Italia?
L’impollinazione delle piante fanerogame angiosperme si realizza con lo spostamento del polline (gamete maschile) sull’organo femminile del fiore in modo che il polline possa raggiungere l’ovulo e fecondarlo, secondo il normale processo di riproduzione sessuale, per costituire un nuovo individuo che porterà in sé i caratteri genetici provenienti da entrambi i sessi. Le piante si riproducono anche per via asessuale (talee, margotte, stoloni, ecc.), ma in questo caso gli organismi che ne derivano hanno gli stessi geni della pianta da cui hanno avuto origine. La variabilità genetica, che invece si ottiene con la riproduzione sessuale, garantisce agli organismi viventi la possibilità di poter adattarsi alle mutevoli condizioni in cui le loro popolazioni vivono. Per questo motivo l’impollinazione rappresenta un momento importante e delicato nel ciclo vitale di tali organismi vegetali. I più efficienti impollinatori sono gli insetti e, tra questi, gli imenotteri apoidei (comprendono sia l’ape mellifera sia tutte quelle api definite “selvatiche” – wild bees –). Gli apoidei, grazie alle loro caratteristiche morfologiche e biologiche, sono in grado di visitare i fiori per prelevare nettare e polline da utilizzare per la loro alimentazione e quella delle loro larve, effettuando nel contempo l’impollinazione. Vivendo nell’ambiente e esplorandolo attivamente, essi sono particolarmente esposti all’inquinamento ambientale prodotto principalmente dalle attività umane (industriali, agricole, ecc.) che costituisce una delle tante cause della moria di api. Altre cause sono da ricercarsi nella degradazione dell’ambiente, nella riduzione e frammentazione delle aree naturali, nelle malattie che colpiscono tali insetti e tante altre ancora. Numerosi studi al riguardo sono stati condotti in tutto il mondo e riguardano sia l’ape mellifera sia gli apoidei selvatici.
In Italia da qualche tempo c’è una certa attenzione verso tale fenomeno e la salvaguardia dell’ambiente e delle api. Diverse misure sono state prese, come ad esempio, il divieto di usare i neonicotinoidi, utilizzati in agricoltura, proprio per proteggere le api. Bisogna, inoltre, aggiungere che l’immissione di pesticidi nel mercato prevede una serie di controlli molto stringenti che comprendono anche i test di tossicità sulle api.
Solo in Europa, ben 4 mila varietà agricole dipendono dagli insetti impollinatori (bombi, mosche, farfalle). Quali sono le colture più a rischio?
Le colture a rischio possono essere quelle per cui l’impollinazione entomogama è esclusiva e non possono essere impollinate da altri agenti, ovvero, ma questo per fortuna è un caso meno frequente, quelle impollinate da una precisa specie di insetti che è l’unica ed esclusiva impollinatrice di quella specifica specie vegetale.
L'agricoltura intensiva non è sostenibile per nessuno (animali, uomini, pianeta). L'Italia si sta muovendo verso un'agricoltura ecologica? La ricerca è supportata adeguatamente da finanziamenti pubblici?
L’Europa e l’Italia si stanno muovendo verso metodi di produzione più sostenibili dal punto di vista dell’ambiente e della salute. A seguito della DIRETTIVA 2009/128/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, in Italia è stato emanato il PAN (Piano di azione nazionale) (Decreto 22/1/2014) che si propone di realizzare un uso sostenibile dei pesticidi riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente. Il PAN si propone tra l’altro, di: prevedere la difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari delle colture agrarie, al fine di salvaguardare un alto livello di biodiversità e la protezione delle avversità biotiche delle piante, privilegiando le opportune tecniche agronomiche; prevedere un incremento delle superfici agrarie condotte con il metodo dell’agricoltura biologica.
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Men save the bees!
VANESSA VISCOGLIOSI
11:44:00
La professoressa Gaetana Mazzeo, laureata presso la Facoltà di Agraria di Catania nel 1986, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Entomologia agraria nel 1993. Oggi è Professore Associato dell'Università degli Studi di Catana - Dipartimento di Agricoltura, alimentazione e ambiente. Ha tenuto numerosi insegnamenti, tra i quali "Apicoltura e produzioni apistiche" e "Tutela e ruolo funzionale della biodiversità animale". Attualmente è coinvolta in un progetto di ricerca (DATABEES), che studia la caratterizzazione morfometrica di Apis mellifera. Grazie al mio amico e suo collega Salvatore Bordonaro, ho potuto inoltrarle qualche domanda.
Le regine della biodiversità sono in pericolo. Può spiegarci perché l'impollinazione è così importante e quali sono esattamente le cause di questa moria? Quali sono le misure prese dall'Italia?
L’impollinazione delle piante fanerogame angiosperme si realizza con lo spostamento del polline (gamete maschile) sull’organo femminile del fiore in modo che il polline possa raggiungere l’ovulo e fecondarlo, secondo il normale processo di riproduzione sessuale, per costituire un nuovo individuo che porterà in sé i caratteri genetici provenienti da entrambi i sessi. Le piante si riproducono anche per via asessuale (talee, margotte, stoloni, ecc.), ma in questo caso gli organismi che ne derivano hanno gli stessi geni della pianta da cui hanno avuto origine. La variabilità genetica, che invece si ottiene con la riproduzione sessuale, garantisce agli organismi viventi la possibilità di poter adattarsi alle mutevoli condizioni in cui le loro popolazioni vivono. Per questo motivo l’impollinazione rappresenta un momento importante e delicato nel ciclo vitale di tali organismi vegetali. I più efficienti impollinatori sono gli insetti e, tra questi, gli imenotteri apoidei (comprendono sia l’ape mellifera sia tutte quelle api definite “selvatiche” – wild bees –). Gli apoidei, grazie alle loro caratteristiche morfologiche e biologiche, sono in grado di visitare i fiori per prelevare nettare e polline da utilizzare per la loro alimentazione e quella delle loro larve, effettuando nel contempo l’impollinazione. Vivendo nell’ambiente e esplorandolo attivamente, essi sono particolarmente esposti all’inquinamento ambientale prodotto principalmente dalle attività umane (industriali, agricole, ecc.) che costituisce una delle tante cause della moria di api. Altre cause sono da ricercarsi nella degradazione dell’ambiente, nella riduzione e frammentazione delle aree naturali, nelle malattie che colpiscono tali insetti e tante altre ancora. Numerosi studi al riguardo sono stati condotti in tutto il mondo e riguardano sia l’ape mellifera sia gli apoidei selvatici.
In Italia da qualche tempo c’è una certa attenzione verso tale fenomeno e la salvaguardia dell’ambiente e delle api. Diverse misure sono state prese, come ad esempio, il divieto di usare i neonicotinoidi, utilizzati in agricoltura, proprio per proteggere le api. Bisogna, inoltre, aggiungere che l’immissione di pesticidi nel mercato prevede una serie di controlli molto stringenti che comprendono anche i test di tossicità sulle api.
Amyisla Mc Combie |
Solo in Europa, ben 4 mila varietà agricole dipendono dagli insetti impollinatori (bombi, mosche, farfalle). Quali sono le colture più a rischio?
Le colture a rischio possono essere quelle per cui l’impollinazione entomogama è esclusiva e non possono essere impollinate da altri agenti, ovvero, ma questo per fortuna è un caso meno frequente, quelle impollinate da una precisa specie di insetti che è l’unica ed esclusiva impollinatrice di quella specifica specie vegetale.
L'agricoltura intensiva non è sostenibile per nessuno (animali, uomini, pianeta). L'Italia si sta muovendo verso un'agricoltura ecologica? La ricerca è supportata adeguatamente da finanziamenti pubblici?
L’Europa e l’Italia si stanno muovendo verso metodi di produzione più sostenibili dal punto di vista dell’ambiente e della salute. A seguito della DIRETTIVA 2009/128/CE, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi, in Italia è stato emanato il PAN (Piano di azione nazionale) (Decreto 22/1/2014) che si propone di realizzare un uso sostenibile dei pesticidi riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente. Il PAN si propone tra l’altro, di: prevedere la difesa a basso apporto di prodotti fitosanitari delle colture agrarie, al fine di salvaguardare un alto livello di biodiversità e la protezione delle avversità biotiche delle piante, privilegiando le opportune tecniche agronomiche; prevedere un incremento delle superfici agrarie condotte con il metodo dell’agricoltura biologica.
martedì 6 settembre 2016
INSALATA MISTA
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Una settimana da vegan
VANESSA VISCOGLIOSI
17:03:00
Mangiare vegan non è poi così complicato come molti pensano. La natura ci offre tantissimi ingredienti per realizzare portate semplici o elaborate. E, persino, a buon mercato. Un piatto di pasta e lenticchie – oltre ad essere un pasto completo – è più economico di una bistecca di maiale con contorno di patate o verdure. Ecco perché escludere alimenti di origine animale è conveniente sotto ogni punto di vista: per gli animali, per la salute personale, per quella del pianeta e per le proprie tasche. Risparmiare sofferenza, budget familiare, spese in medicinali, sperpero di acqua, dilapidazione di territori vi farà sentire ricchi e in armonia con voi stessi e con quello che vi circonda. Non fatevi spaventare dal tofu, dal seitan, dal tempeh. Non sono cibi obbligatori in un'alimentazione vegana variata. Ma nelle vostre cucine non dovranno mai mancare verdure di stagione, legumi, cereali integrali, frutta secca e fresca, olio extra vergine di oliva, erbe aromatiche. Lo sapevate che 1 solo grammo di timo (un cucchiaino) contiene 1,23 mg di ferro? Mediamente è il ferro contenuto in 100 gr di carne di pollo, maiale o vitello. Altro che proteine nobili!
Se provare una settimana 100% vegetale non vi spaventa, se siete aperti a nuove abitudini alimentari o se, semplicemente, cercate idee per la vostra spesa provate questi 7 menù. Sono genuini, casarecci, veloci, buoni di natura e con la natura. Io lo ripeto sempre: mangiare il pianeta non è di buon gusto!
***
LUNEDÌ
Colazione
Bevanda alla soia con caffè
Fette biscottate con crema di nocciola
Merenda
1 frutto di stagione
Pranzo
Maccheroni integrali con crema di ceci e zucchine
Tagliate finemente una cipolla bianca e uno spicchio d'aglio. Fateli rosolare in padella con un cucchiaio di olio evo e aggiungete le zucchine e i ceci (precedentemente ammollati e cotti). Aggiustate di sale e pepe e cuocete per qualche minuto. Frullate il composto con acqua di cottura della pasta. Fate addensare e condite i maccheroni.
Merenda
1 bicchiere di latte di mandorla
Cena
Vellutata di asparagi con noci
Tagliate a tocchetti gli asparagi, affettate i porri e le patate a cubetti. In una pentola scaldate l'olio evo, rosolate i porri e aggiungete gli asparagi e le patate. Aggiungete acqua, lenticchie rosse decorticate (precedentemente cotte) e fate cuocere per una ventina di minuti. Con un frullatore a immersione riducete il tutto in crema. Impiattate e aggiungete pepe, un filo di olio evo e gherigli di noci.
Pane integrale
***
MARTEDÌ
Colazione
Yogurt di soia al naturale con cereali integrali e frutta secca
Merenda
Macedonia di frutta mista con succo di limone
Pranzo
Peperoni ripieni con quinoa rossa, bianca e nera
Peperoni ripieni con quinoa rossa, bianca e nera
Fate cuocere la quinoa e nel frattempo rosolate in una padella la zucchina lunga siciliana con una cipolla, olio evo e pomodori secchi tagliati a dadini. Aggiungete sale, pepe e una bella spremuta di limone. Nel frattempo pulite i peperoni e farciteli col composto. Infornate a 200 gradi per 30 minuti circa. Mangiate la vostra dose di frutta secca.
Merenda
1 frutto di stagione
Cena
Tofu strapazzato e carote saltate
Fate rosolate una cipolla con un po' di olio evo e aggiungete una ventina di pomodori datterini. Mentre il tutto cuoce sbriciolate il tofu direttamente in padella. Aggiungete qualche oliva nera, origano e sale a piacere, mescolate a fate cuocere per 10 minuti circa. Nel frattempo tagliate a rondelle le carote e saltatele in padella per 10 minuti con un po' di olio evo. Aggiungere un cucchiaio di timo secco e fate cuocere per altri 5 minuti.
MERCOLEDÌ
Colazione
Bevanda alla soia con caffè
Biscotti alle mandorle
1 frutto di stagione
1 frutto di stagione
Merenda
1 frutto di stagione
Pranzo
Spaghetti di mais con zucchine, carote e panna di soia
Grattugiate una zucchina e una carota e fatele rosolare in padella con olio evo e una cipolla. Dopo qualche minuto aggiungere la panna di soia, curry e l'acqua di cottura degli spaghetti per addensare il composto. Condite la pasta e spolverate con granella di pistacchio.
Merenda
Yogurt di soia al naturale con frutta secca
Cena
Farinata di ceci con cipolle e piselli
Preparate una pastella con la farina di ceci (acqua, olio evo, sale e pepe nero) e lasciatela riposare circa 30 minuti. Saltate in una padella antiaderente con un po' di olio evo due piccole cipolle e i piselli (già pronti) e versate la pastella. Cuocete a fuoco lento entrambi i lati per 10 minuti.
Pane integrale
Colazione
Bevanda alla soia con caffè
Fette biscottate con crema di nocciola
Merenda
1 frutto di stagione
Pranzo
Cous cous con verdure e edamame
Rosolate la cipolla con olio evo e curry. Aggiungete zucca, zucchine, carote e peperoni tagliati a dadini. Cuocete per 10 minuti circa e aggiungete gli edamane già cotti e il cous cous preparato con brodo vegetale. Mescolate e aggiustate di sale e pepe.
Merenda
Yogurt di soia al naturale con frutta secca
Cena
Pomodori ripieni con riso integrale e patate
Cuocete il riso integrale con brodo vegetale. Svuotate i pomodori e aggiungete l'interno al riso con qualche fetta di patata. Condite con olio evo, sale e pepe. Con un cucchiaio riempite i pomodori e infornate per 60 minuti circa a 200 gradi.
Hummus di ceci
Mettete in una padella antiaderente 3 cucchiai di olio, uno spicchio di aglio, una tazza di ceci cotti e lasciate insaporire per 3 minuti circa. Mettete il tutto in un mixer e unite anche due cucchiai di tahina, il succo di 2 limoni e due cucchiai di olio di oliva. Frullate fino a ottenere un composto omogeneo e cremoso. Cospargete l'hummus con prezzemolo tritato e peperoncino.
***
VENERDÌ
Colazione
Bevanda alla soia con caffè
Fette biscottate con marmellata
1 frutto di stagione
1 frutto di stagione
Merenda
1 bicchiere di latte di mandorla
Pranzo
Torta di miglio con zucca, zucchine, pomodoro e carote
Fate cuocere per 30 minuti due bicchieri di miglio decorticato in due bicchieri di brodo e zucca. Tagliate poi a dadini una zucchina e grattugiate una carota. Rosolatele in padella con un goccio d'acqua e cuocete per 10 minuti. Prendete un pomodoro, tagliatelo a dadi e aggiungetelo in una insalatiera con le altre verdure, il miglio, 50 gr di panna di soia, un cucchiaino di curcuma. Mescolate il tutto aggiustando di sale. Prendete una teglia o dei pirottini e riempiteli col composto. Infornate per 20/30 minuti a 200 gradi.
Fagioli cannellini con menta
Rosolate due cipolle in padella con un po' di olio evo mantenendola croccante il più possibile. Versate in un'insalatiera i fagioli cannellini, le cipolle, la menta fresca, il pepe e qualche goccia di limone.
Merenda
1 frutto di stagione
Cena
Insalata di rucola, mais, olive, patate e pomodori secchi
Crostini con crema di lenticchie rosse
Cuocete in brodo vegetale, per 15 minuti, circa 150 gr di lenticchie rosse decorticate. A fine cottura frullatele con un filo di olio evo, sale, pepe e succo di limone. Nel frattempo infornate qualche fetta di pane vecchio e fatelo tostare senza bruciarlo troppo. Spalmate la crema di lenticchie rosse sui crostini e condite con un filo d'olio evo.
SABATO
Colazione
Yogurt di soia al naturale con cereali integrali
Frutta secca
Frutta secca
Merenda
1 frutto di stagione
Pranzo
Farfalle al pesto di basilico con pomodorini e pistacchio
Nel mixer tritate abbondante basilico con olio, pinoli, mandorle e pomodorini, sale e pepe a piacimento. Condire le farfalle e condirle con il pesto ottenuto, qualche pomodorino e una spolverata di pistacchio.
Merenda
1 frutto di stagione
Cena
Torta salata con patate e peperoni
Prendete una teglia da forno circolare e disponete la pasta sfoglia vegetale (nel banco frigo dei supermercati ne trovate diverse). Ricopritela con uno strato di patate tagliate molto sottili per facilitare la cottura e poi spargete listarelle sottili di peperoni rossi, gialli e verdi, un pizzico qua e là di sale, pepe nero e olio evo a vostro piacimento. Infornate per 30 minuti circa a 180 gradi.
Burger di azuki verdi
Cuocete in brodo vegetale gli azuki e lessate le patate. Nel mixer trasferite i fagioli e frullateli con una dozzina di foglie di basilico, una carota e una zucchina precedentemente saltate in padella con un porro e due cucchiai di olio evo. Unire le patate schiacciate, pangrattato e regolate di sale e pepe. Con le mani o con l'aiuto di un coppapasta formare dei burgers e poi passateli nel pangrattato. Scaldate un filo d'olio in padella e cuocete i burgers per almeno 5 minuti. La crosticina è d'obbligo!
***
DOMENICA
Colazione
Bevanda alla soia con caffè
Fette biscottate con crema di mandorle
Merenda
1 frutto di stagione
Pranzo
Tris di riso, orzo e farro con piselli e panna di soia
In una padella rosolate una cipolla, una carota e i piselli già cotti. A fine cottura aggiungete un brick di panna di soia e aggiustate di pepe e sale mentre i cereali cuociono. Saltate il tris di riso, orzo e farro insieme ai piselli e alla panna.
Merenda
gelato vegetale con granella di frutta secca
Cena
Seitan panato e finocchi spadellati
Preparate una pastella con acqua, farina tipo O e un pizzico di sale. Prendete le fette di seitan, immergetele prima nella pastella e poi nel pangrattato aromatizzato con un po' di timo, salvia e altre spezie a vostro piacimento. Friggete in olio ben caldo o infornate se siete salutisti intransigenti! Nel frattempo tagliate le cipolle e i finocchi a fette sottili e cuoceteli in padella con un coperchio per 15 minuti circa insieme alle olive, i capperi, il sale e il pepe.
Pane integrale
***
POSTILLA CON QUALCHE DRITTA
POSTILLA CON QUALCHE DRITTA
- Il menù è da intendersi per un adulto. Le porzioni variano in base al fabbisogno nutrizionale. Lo consiglia anche Silvia Goggi, splendida mamma vegan e medico preparato, che mi ha aiutato a migliorare questa settimana alimentare.
- Non sottovalutate mai l'utilità della piramide vegana!
- Acquistate, se possibile, bevande vegetali e yogurt addizionati di calcio, vitamine, ferro e bevete acque calciche.
- Per assimilare al meglio il ferro contenuto nei vegetali ricordatevi di aggiungere sempre una fonte di vitamina C (succo di limone per condire o nell'acqua bevuta nel pasto). Questo piccolo accorgimento amplifica fino a 6 volte l'assorbimento di ferro!
- I legumi (fonte proteica altissima con buone quantità di minerali, soprattutto ferro) con buccia devono essere lasciati in ammollo per almeno 12 ore. Se avete problemi di “gonfiore” cuoceteli con un foglia di alloro o ricorrete a quelli decorticati.
- Il nostro corpo non produce gli acidi grassi omega 3. Essendo “essenziali” per il corretto sviluppo del sistema nervoso devono essere introdotti attraverso l'alimentazione. In natura le fonti migliori sono noci, semi di lino, olio di lino e semi di chia. È importante consumarli a crudo e polverizzare i semi poco prima del condimento delle vostre pietanze.
- Non dimenticate l'integratore di vitamina B12!
- Non sempre ho tempo di ammollare, lessare, cucinare. A volte ricorro a legumi già cotti, a verdure surgelate, a paste sfoglie già pronte. Sono una vegana senza superpoteri, lo ammetto!
***
giovedì 1 settembre 2016
PENNA AI FORNELLI
/ ERBE E AROMI /
New
SETTEMBRE/ la spesa di stagione: frutta e verdura
VANESSA VISCOGLIOSI
11:30:00
Ciao settembre, mese dei rientri e della scuola, delle giornate più fresche e di quelle più corte, dell'autunno alle porte e delle spalle (quasi) all'estate! Sei fra i mesi dell'anno che preferisco, caldo ma non troppo, perfetto per viaggiare coi piedi e col gusto. Io sono già pronta a fare grandi, anzi, abbondanti scorpacciate di broccoli e cavolfiori, vellutate e crostate ai frutti di bosco. E voi?
/ ERBE E AROMI /
basilico
maggiorana
peperoncino
prezzemolo
rosmarino
salvia
/ VERDURA /
bietola
broccoli
broccolo romanesco
carote
cavolo verza
cavolo cappuccio
cavolfiore
cetrioli
cicoria
cime di rapa
cipolle
fagioli
fagiolini
fave
finocchi
frutta in guscio
funghi
indivia
lattuga
legumi secchi
melanzane
patate
peperoni
piselli
pomodori
porri
ravanelli
rucola
scalogno
sedano
sedano rapa
spinaci
taccole
zucca
zucchine
/ FRUTTA /
anguria
fichi
fichi d’India
frutti di bosco
limoni
melagrane
mele
meloni
pere
pesche
prugne
susine
uva
mercoledì 10 agosto 2016
INSALATA MISTA
New
Arrestiamo l'ignoranza, acceleriamo la conoscenza
VANESSA VISCOGLIOSI
16:58:00
Ci sono vegani convinti che sia sufficiente non lavare accuratamente gli ortaggi per assumere la vitamina B12 e politici che ritengono la dieta vegetariana e vegana prive di elementi essenziali per lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti. L'ignoranza, purtroppo, viaggia su più binari e spesso si nutre di verità soggettive e preconcetti e non di dati scientifici e imparziali.
Oramai anche i muri lo sanno: vegetariani e vegani, sia grandi sia piccini, devono assumere tassativamente la vitamina B12 attraverso i vari integratori disponibili in commercio. Venire meno a questa abitudine significa mettere a repentaglio la propria salute e quella dei propri cari. Se non si è disposti a questo piccolo grande accorgimento meglio restare onnivori, limitando comunque il consumo di carne rossa e processata.
L'alimentazione vegana va bene a qualsiasi età – e non lo dico io ma i cervelli dell'American Dietetic Association, della Fondazione Umberto Veronesi, della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (solo per citarne alcuni) – purché sia opportunatamente pianificata e seguita da un esperto, almeno fino a quando non si prende dimestichezza con la piramide vegana. Informarsi solo su internet non basta. Così come non basta leggere i titoli dei giornali, spesso fuorvianti e sensazionalistici, per sentirsi informati. O, peggio ancora, tutelati da Proposte di Legge come quella presentata alla Camera dei Deputati, lo scorso 11 luglio, dall'onorevole Elvira Savino (FI). La PdL n°3972 solo nel titolo sembra rispettare l'Articolo 32 della nostra bellissima Costituzione. La sua richiesta di “Introduzione degli articoli 572-bis e 572-ter del codice penale, concernenti il reato di imposizione di una dieta alimentare priva di elementi essenziali per la crescita a un minore di anni sedici” non fa infatti riferimento a tutti i regimi alimentari squilibrati e incompleti, ma demonizza solamente quelli veg. I «seguaci» di queste «credenze», si legge nel testo integrale disponibile sul sito della Camera dei Deputati, somministrano ai minori «addirittura bevande ricavate dalla semplice bollitura di mandorle, credendo di poterli fare crescere egualmente senza procurare loro alcun danno». Oltre a citare i recenti casi di cronaca di bambini vegani malnutriti (che vegani non erano affatto), asserisce che i «medici nutrizionisti unanimemente [...] sconsigliano da sempre di far seguire queste diete ai bambini, agli adolescenti, alle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento». Non ci è dato sapere le fonti utilizzate dalla deputata azzurra per la redazione di questo documento (forse Lercio?), ma sicuramente sembra non aver maneggiato studi attendibili e approfondito notizie rivelatesi poi false perché smentite dai fatti.
Ben venga il carcere per quegli adulti che causano con la loro condotta irresponsabile malattie, lesioni personali e morte dei minori. Ben venga che tutti gli adulti – onnivori compresi – siano perseguiti penalmente se colpevoli di un'imposizione alimentare pericolosa per la vita dei propri figli. Ben venga anche questa Proposta di Legge perché potrebbe far compiere un audace e ulteriore passo in avanti al Governo e al Ministero della Salute facendogli prendere una cristallina presa di posizione sulla questione informando adeguatamente gli Italiani con campagne di sensibilizzazione, aggiornando pediatri, ginecologi, medici di famiglia, insegnanti. Basta perdersi in un bicchiere d'acqua, pardon, di latte di mandorla! È tempo di arrestare l'incompetenza, la disinformazione, i pregiudizi. È tempo di accelerare la conoscenza, la prevenzione, l'educazione. Partendo dai banchi di scuola e pure dalle poltrone della nostra classe dirigente.
Non per smentire l'on. Savino (un po' sì, lo ammetto...) ho rivolto alcune domande al medico nutrizionista che segue l'alimentazione di Cecilia, la dottoressa Rosanna La Carrubba, una laurea in Medicina e Chirurgia, un paio di master in nutrizione e dietetica (anche vegetariana) e dirigente medico presso il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Catania, nonché iscritta alla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
La prima volta che ci siamo incontrate per parlare dello svezzamento vegan di Cecilia lei mi ha chiesto se in gravidanza ho assunto, tramite integratore, la vitamina B12. Può spiegare perché è importante assumerla durante la gestazione e nel corso dell'allattamento al seno?
La vitamina B12, per chi è vegetariano/vegano deve essere assunta per tutta la vita, in quanto non presente nei prodotti di origine vegetale. La madre la trasmette al nascituro e quindi deve avere buone scorte.
L'integratore di omega-3 è necessario?
Nell’adulto non necessariamente, ma nella gestante, nella nutrice e nei bimbi piccoli sì.
Durante i nove mesi e nel corso dell'allattamento al seno quali sono gli alimenti che la mamma deve prediligere?
Tutti gli alimenti per una sana e corretta alimentazione, nelle quantità appropriate alla persona.
Lo svezzamento vegan è pericoloso per i bambini? Ci può fornire qualche dato e testo scientifico?
Assolutamente no. L’American Dietetic Association, il Food and Nutrition Board del National Research Council e il National Institute of Nutrition (Canada) considerano le diete vegetariane ben pianificate una valida alternativa in età pediatrica: “Le diete vegetariane correttamente pianificate forniscono alimenti in configurazione adeguata, ma senza eccessi di energia, proteine, grassi, minerali, vitamine, acqua e fibre. Esse soddisfano le esigenze di crescita e sviluppo del lattante o del bambino, sono appropriate per l'età e soddisfano qualunque altro fabbisogno particolare della salute nel singolo soggetto pediatrico”.
Cosa non deve mancare nel piatto di un bambino vegan? È vero che la carne è fondamentale per la crescita e il latte e derivati “rafforzano” le ossa?
Cereali e legumi, frutta e verdura sono per ogni tipo di alimentazione indispensabili. La carne contiene il ferro e il latte e derivati contendono calcio, entrambi contengono la vitamina B12. Nell'alimentazione vegan questi minerali vengono assunti da alimenti di provenienza vegetale e da cibi fortificati. La vitamina B12 deve essere assunta da integratori.
La dieta vegana “limita” l'altezza dei bambini vegan?
Dati in letteratura, si evince che (Messina, 2004; ADA, 2009):
• Il peso alla nascita dei figli di madri vegetariane è simile a quello dei figli di madri non-vegetariane, e rientra nella norma..
• Nel primo anno di vita, il tasso di crescita nei figli di madri vegetariane è normale ma, pur rientrando nella norma, risulta lievemente più basso: questo dipende dal fatto che le madri vegetariane allattano più a lungo al seno.
• Dopo il primo anno, la crescita dei bambini latto-ovo-vegetariani è simile a quella dei loro coetanei non-vegetariani. Alcuni studi suggeriscono che i bambini vegani tendano a essere un po’ più piccoli, ma comunque all’interno dei normali intervalli standard per peso e altezza.
Cosa rischiano i bambini senza un'adeguata alimentazione e senza integratori?
Ritardi di crescita gravi e danni al sistema nervoso irreversibili.
La prima volta che ci siamo incontrate per parlare dello svezzamento vegan di Cecilia lei mi ha chiesto se in gravidanza ho assunto, tramite integratore, la vitamina B12. Può spiegare perché è importante assumerla durante la gestazione e nel corso dell'allattamento al seno?
La vitamina B12, per chi è vegetariano/vegano deve essere assunta per tutta la vita, in quanto non presente nei prodotti di origine vegetale. La madre la trasmette al nascituro e quindi deve avere buone scorte.
L'integratore di omega-3 è necessario?
Nell’adulto non necessariamente, ma nella gestante, nella nutrice e nei bimbi piccoli sì.
Durante i nove mesi e nel corso dell'allattamento al seno quali sono gli alimenti che la mamma deve prediligere?
Tutti gli alimenti per una sana e corretta alimentazione, nelle quantità appropriate alla persona.
Lo svezzamento vegan è pericoloso per i bambini? Ci può fornire qualche dato e testo scientifico?
Assolutamente no. L’American Dietetic Association, il Food and Nutrition Board del National Research Council e il National Institute of Nutrition (Canada) considerano le diete vegetariane ben pianificate una valida alternativa in età pediatrica: “Le diete vegetariane correttamente pianificate forniscono alimenti in configurazione adeguata, ma senza eccessi di energia, proteine, grassi, minerali, vitamine, acqua e fibre. Esse soddisfano le esigenze di crescita e sviluppo del lattante o del bambino, sono appropriate per l'età e soddisfano qualunque altro fabbisogno particolare della salute nel singolo soggetto pediatrico”.
Cosa non deve mancare nel piatto di un bambino vegan? È vero che la carne è fondamentale per la crescita e il latte e derivati “rafforzano” le ossa?
Cereali e legumi, frutta e verdura sono per ogni tipo di alimentazione indispensabili. La carne contiene il ferro e il latte e derivati contendono calcio, entrambi contengono la vitamina B12. Nell'alimentazione vegan questi minerali vengono assunti da alimenti di provenienza vegetale e da cibi fortificati. La vitamina B12 deve essere assunta da integratori.
La dieta vegana “limita” l'altezza dei bambini vegan?
Dati in letteratura, si evince che (Messina, 2004; ADA, 2009):
• Il peso alla nascita dei figli di madri vegetariane è simile a quello dei figli di madri non-vegetariane, e rientra nella norma..
• Nel primo anno di vita, il tasso di crescita nei figli di madri vegetariane è normale ma, pur rientrando nella norma, risulta lievemente più basso: questo dipende dal fatto che le madri vegetariane allattano più a lungo al seno.
• Dopo il primo anno, la crescita dei bambini latto-ovo-vegetariani è simile a quella dei loro coetanei non-vegetariani. Alcuni studi suggeriscono che i bambini vegani tendano a essere un po’ più piccoli, ma comunque all’interno dei normali intervalli standard per peso e altezza.
Cosa rischiano i bambini senza un'adeguata alimentazione e senza integratori?
Ritardi di crescita gravi e danni al sistema nervoso irreversibili.
Consiglia analisi del sangue saltuari per valutare i livelli di vitamina B12 e D, folati e omocisteina?
È compito del pediatra valutare il caso e decidere di conseguenza.
Qualora Cecilia decidesse, in età adulta, di mangiare carne avrà problemi?
No, o al limite, gli stessi problemi degli onnivori.
È compito del pediatra valutare il caso e decidere di conseguenza.
Qualora Cecilia decidesse, in età adulta, di mangiare carne avrà problemi?
No, o al limite, gli stessi problemi degli onnivori.
Secondo lei perché la dieta vegana suscita tanta diffidenza?
Forse perché tutto ciò che si discosta dalla “normalità” viene visto con diffidenza.
Per lavoro le capita di confrontarsi con genitori, vegan e onnivori, sulle questioni alimentari. Quali sono gli errori ricorrenti?
Gli errori, in eccesso o in difetto, li trovo un po’ in tutti gli stili alimentari: troppa carne e insaccati, poca verdura e frutta, negli onnivori; pochi legumi e verdura anche nei vegani e in alcuni un uso eccessivo di dolci; nei LOV spesso un consumo oltre le indicazioni di formaggi e uova.
Per lavoro le capita di confrontarsi con genitori, vegan e onnivori, sulle questioni alimentari. Quali sono gli errori ricorrenti?
Gli errori, in eccesso o in difetto, li trovo un po’ in tutti gli stili alimentari: troppa carne e insaccati, poca verdura e frutta, negli onnivori; pochi legumi e verdura anche nei vegani e in alcuni un uso eccessivo di dolci; nei LOV spesso un consumo oltre le indicazioni di formaggi e uova.
lunedì 1 agosto 2016
PENSIERI SELVATICI
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BeeVegan: il gioco, la consapevolezza, il fare
VANESSA VISCOGLIOSI
12:16:00
Nebbia nella testa, gelo sulla lingua e calura sulle gote. Queste le condizioni climatiche che una timida cronica come me attraversa prima, dopo e durante un discorso in pubblico. Condizioni che imperversano con gli sconosciuti, infieriscono con i conoscenti, ma si mitigano con gli amici. In linea generale è sufficiente un assembramento di due persone per scatenare il mio personale, inevitabile, fastidioso, imbarazzante, emotivo cortocircuito atmosferico. Quando accade i concetti si dileguano, i ragionamenti si aggrovigliano e le parole si aggrappano alle dita, che a loro volta si arrampicano sugli specchi. E anche se non sempre scivolo nell'abisso nero dell'impasse verbale, l'oratoria resta il mio sport estremo a cui ogni tanto cedo con l'audacia degli scapestrati. Così come ho fatto qualche giorno fa rilasciando un'intervista a RadioVeg (vuoi ascoltarla? clicca qui per il podcast!). Mi sono lanciata senza paracadute e a cuore aperto ho parlato della mia scelta vegan, del blog, di Cecilia. A fine registrazione mi sono resa conto di aver tralasciato alcuni concetti, di non essere stata efficace con altri, di aver abolito l'esistenza dei sinonimi e dei contrari e forse pure dei congiuntivi. Nonostante le mancanze da clima incerto sono riuscita a spiegare, per la prima volta, la scelta del nome di questo blog. Dopo 20 post, 43.340 visualizzazioni di pagine e un'intervista credo sia doveroso spiegarlo anche qui, la mia casa, e attraverso la scrittura, l'unico mezzo di comunicazione che riesce a tenere a bada i miei rossori e le mie incertezze. Perché BeeVegan? Perché combina più elementi: il gioco, la consapevolezza e il fare. Il gioco. Quello delle parole, dei rimandi, dei sottotesti. Bee in inglese significa ape e la sua pronuncia (be) rimanda all'infinito di essere. Sono vegan, sono un'operaia della cultura, sono una piccola ape che diventa furibonda davanti all'orrore, agli sfruttamenti, all'avidità dell'uomo. La consapevolezza. Quella di essere di passaggio e di considerare il pianeta come un grande alveare in cui le azioni del singolo possono avere ripercussioni positive e negative nella vita del vicino e in quella del lontano, in quella del grande e del piccolo. E, pure, in quella del minuscolo: le api, se non ne foste informati, stanno scomparendo. Pesticidi e monoculture hanno intaccato il loro microcosmo e le ripercussioni sul macrocosmo possono diventare preoccupanti. 71 delle 100 colture più importanti a livello globale vengono impollinate dalle api. Un terzo del cibo prodotto al mondo dipende dall'impollinazione di questi insetti, animali tanto piccini eppure tanto strategici per gli ecosistemi, per l'economia, per l'agricoltura. Il fare. Quello che mi fa chiudere il rubinetto quando lavo i denti per non consumare acqua, che mi fa piantare timo e rosmarino sul balcone per nutrire le api, che mi spinge a mangiare pasta e ceci per tenere lontana la gallina dal brodo. È la politica dei piccoli grandi gesti, quei gesti che rendono il mondo, almeno per me, più dolce e meno pungente. Siate operosi. Siate connessi anche fuori dei social. Siate il miele che volete vedere nel mondo!
PENNA AI FORNELLI
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AGOSTO / la spesa di stagione: frutta e verdura
VANESSA VISCOGLIOSI
11:32:00
Anche questo mese la natura ci porta in tavola frutta e verdura dai colori bellissimi e superlativi pure nella ricchezza di sostanze nutritive. Sfruttiamone al meglio tutte le proprietà alternandoli spesso nei nostri piatti. Quando andate al mercato, oltre a comprare ingredienti speciali per le vostre deliziose ricette, state facendo anche una scorpacciata di genuini e freschi toccasana: via quindi a sportine policrome e sgargianti di natura!
/ ERBE E AROMI /
acetosa
alloro
basilico
erba cipollina
finocchio selvatico
maggiorana
menta
origano
peperoncino
prezzemolo
rosmarino
salvia
timo
barbabietole
carote
cetrioli
fagiolini
lattuga
melanzane
patate novelle
peperoni
pomodori
ravanelli
rucola
zucchine
anguria
fichi
fichi d’india
lamponi
nespole
meloni
mirtilli
more
pere
pesche
ribes
susine
uva.
alloro
basilico
erba cipollina
finocchio selvatico
maggiorana
menta
origano
peperoncino
prezzemolo
rosmarino
salvia
timo
/ VERDURA /
agliobarbabietole
carote
cetrioli
fagiolini
lattuga
melanzane
patate novelle
peperoni
pomodori
ravanelli
rucola
zucchine
RICETTA DI STAGIONE
Barchette di zucchine con crema di anacardi
/ FRUTTA /
albicoccheanguria
fichi
fichi d’india
lamponi
nespole
meloni
mirtilli
more
pere
pesche
ribes
susine
uva.
RICETTA DI STAGIONE
Cheesecake senza cottura con mirtilli