Sono una mamma che cucina e non una foodblogger. Fatta questa sincera e candida premessa vorrei annunciare che ho preparato la mia prima pizza, sì avete letto bene la mia prima pizza, durante il lockdown di marzo. Potete dunque inserirmi senza remore nella lista nera di quelli che sono ricorsi al lievito di birra come se non ci fosse un domani proprio in quei giorni di reclusione e che hanno mattarellato ingordamente almeno 3 volte a settimana vista la bontà dei risultati. Sia messo però agli atti che la fame di carboidrati è stata punita nel giro di poche goduriose infornate: la suddetta pizzaiola è lievitata insieme a tutti i suoi impasti. Triplicata nelle forme, quelle dei posti non giusti, ho messo a riposo la golosità e ho iniziato a correre almeno 20 km al giorno in sella alla mia bicicletta da camera. Sono una sportiva da soggiorno con serie tv come personal trainer. Dopo 3 mesi di intensa attività fisica la bilancia mi ha autorizzato a spostarmi in zona arancione. Insomma, c'è ancora da pedalare ma alla fine del tunnel vedo un po' di giallognolo. Sarà quello dei crauti?
ingredienti
1 cavolo cappuccio100 g di farina di farro
1/2 cubetto di lievito di birra
120 g di acqua
10 g di zucchero
10 g di sale
10 g di olio evo
procedimento
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