Martedì 14. Mi sembra una bella data
per riprendere in mano il mio blog. Martedì è il secondo giorno
della settimana e io, per quelli che non arrivano sempre primi come i
lunedì, nutro molto simpatia. Quattordici poi è il mio numero del
cuore. Sono nata di quattordici e quattordici erano i figli che da
piccola sognavo di partorire da grande. Poi sono diventata grande e
ho partorito Cecilia, per gli amici Cecia, che di figli ne vale
quattordici. Ma anche di più.
Da bambina facevo quindi sogni adulti,
oggi sono più matura e sogno cose piccole. Tipo un foglio. Tipo una
penna. Tipo una nota. Tipo una parola. Tipo una carezza. Tipo una
bella data per riprendere in mano il mio blog. Così portatile sulle
ginocchia, natiche sulla poltrona e coi polpastrelli in stato
confusionale vi scrivo questo post. Per dirvi che ancora esisto, che
sono una mamma richiedente asilo nido al momento in lista d'attesa,
che mi sono messa a disegnare rinoceronti al rosmarino e giraffe
dall'anima indaffarata, che indosso una maglietta a pois perché le
righe mi ingrassano, che sono la stessa vegana scema di sempre.
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